Nel punto esatto dove Rapallo incontra il mare, là dove la passeggiata comincia e la vista si apre sul Golfo del Tigullio, sorge Rosabianca: un pezzo di storia della Riviera Ligure. Nato all’inizio del Novecento, ha attraversato epoche, trasformazioni, stili e generazioni, mantenendo intatta la propria vocazione: offrire un'accoglienza discreta, raffinata, legata al contesto unico che lo circonda.
Quando nel 1901 fu inaugurato come Albergo Ristorante Rosabianca, l’hotel rappresentava una novità: una dependance sul mare per chi soggiornava al vicino Grand Hotel Savoia. Due piani e un terrazzo, a pochi passi dai giardini pubblici e dagli stabilimenti balneari. Era il tempo dei primi viaggiatori internazionali, che arrivavano per restare settimane o mesi.
Già dalla fine dell’Ottocento, Rapallo si afferma come una delle prime mete del turismo moderno. Antica “Tigullia Intus” per i Romani, la città diventa rifugio per intellettuali, aristocratici, artisti. I racconti dell’epoca parlano di Friedrich Nietzsche, Sigmund Freud, Franz Liszt, Ezra Pound, i Duchi di Windsor, Rita Hayworth. Personaggi diversi, accomunati dal desiderio di quiete. Rosabianca, con la sua posizione sul mare e il servizio attento, divenne presto una scelta naturale.
Ricostruito dopo l’alluvione del 1915, l’Albergo è stato ampliato con due nuovi piani e arricchito da un elegante prospetto in stile Liberty, pur restando fedele alla propria identità. Ogni intervento ha cercato l’equilibrio tra modernità e memoria. Lo "stile Rosabianca" è nato così: un modo sobrio e personale di intendere l’ospitalità, che si esprime nel rispetto e nella cura degli ospiti, dei servizi e del design.
Nato al quarto piano con vista panoramica, nel dopoguerra il Ristorante si trasferisce al piano terra, direttamente sulla passeggiata. È qui che si afferma come meta prediletta per una clientela attratta da una cucina di pesce di qualità. Gamberoni, zuppe, spaghetti alle vongole: piatti che divennero “destinazioni” in sé. Clark Gable, Omar Sivori, Gino Bartali, Roberto Rossellini sono solo alcuni dei nomi che hanno lasciato una traccia nei ricordi dell’hotel.
Negli anni Ottanta, sotto la guida di Luigi Giovanni Caire e della figlia Emanuela, Rosabianca vive una nuova trasformazione. Vengono potenziati comfort e funzionalità, nel rispetto della sua anima storica. Oggi, con una nuova proprietà e un nuovo progetto, l’hotel continua a evolversi con l’obiettivo di offrire un’esperienza che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.